La mia Terra

La Calabria è la terra di approdo e di conquista per popoli che si muovono nel bacino del mediterraneo, è la terra di transito per molti viaggianti che hanno dato vita ad una straordinaria molteplicità culturale in un ambito preesistente, è la terra di una fervida dialettica tra tradizione e innovazione.
La Calabria è la terra delle attrazioni naturali si caratterizza per la diversità dei paesaggi e per la prossimità delle montagne al mare, dell’arte, della bellezza, del mito e della leggenda, del folclore, della gastronomia, della religione e della musica e tutto si coniuga perfettamente nell’ospitalità tipica e tradizionale delle sue Genti.
La Calabria è quella delle tradizioni e nello stesso tempo quella ricca di storia: dai maestosi Bronzi di Riace alle tele di Mattia Prati, dalle vaste aree archeologiche testimonianza di una storia millenaria di grande fascino tra le civiltà di un glorioso passato alle opere di Umberto Boccioni e Mimmo Rotella, dagli incantevoli centri storici ai borghi di antico fascino, dai luoghi della cultura alle botteghe artigianali, dall’arte della ceramica agli oggetti in rame, dalle sculture in legno ai filati, dai cortei storici ai rituali religiosi e alle magiche piazze dove rivivere il passato.
La Calabria è il cuore dell’antica e gloriosa Magna Grecia, culla della civiltà italica che si può distinguere e riconoscere nei siti archeologici disseminati nella nostra terra, nella lingua, nei sapori culinari e nei profili dei nostri visi e forse non tutti sanno che anche la nostra tarantella è figlia della tradizione dell’antica Grecia.
La Calabria è quella vibrante di vita musicale, un viaggio all’interno di un linguaggio ritmato e di solito allegro e lo stesso linguaggio cambia molto nelle varie aree geografiche a causa di mutamenti , trasposizioni, varianti storiche che si sono sviluppate nel corso dei secoli. La sua musica dall’alito del passato viene oggi riscoperta e riproposta in chiave moderna senza perdere di vista l’espressione tradizionale e l’atmosfera che la caratterizza.
La mia Calabria… questa poesia sotto i cieli che l’hanno ispirata e dei popoli che l’hanno composta vede nascere ed aumentare in me il bisogno di ritrovarla e omaggiarla nella mia musica.

…la bellezza di un posto: Belvedere Marittimo

dove sono nato e cresciuto,

innamorato dei suoi colori, sapori e suoni, ricca di tradizioni e tesori nascosti…

Cittadina dall’etimologia legata al bel panorama che si gode dall’alto, dal borgo medioevale che sorge su una sporgenza rocciosa che contempla il mare, dominato dal castello normanno. La costa ha un inconfondibile paesaggio suggestivo per la presenza di calanchi, terrazzi marini di sabbia dorata. Belvedere gode di monumenti e luoghi d’interesse tra architetture religiose e architetture naturali. Viene definita il “Cuore del Tirreno” perché custode del Santo degli innamorati, detta città dell’Amore le coppie vengono da ogni dove per scambiarsi promesse d’amore nel giorno di San Valentino.





La tarantella patrimonio della cultura calabrese

La tarantella emblema della Calabria fa parte di una storia millenaria che avrebbe avuto origine nella danza greca ossia “danza di terra” dalla forte libertà gestuale e in quanto espressione di rituali simbolici dall’alto contenuto culturale, la tarantella calabrese si differenzia dalla napoletana che deriva dalle danze latine medioevali e si discosta anche dal fenomeno del tarantismo, non ha nulla a che fare con i morsi di ragni velenosi, ha invece un simbolismo legato alla comunità e al territorio rappresentato dalla “rota” e con la danza si va a conquistare tale spazio. Il simbolismo che si cela dietro ai passi della danza è diverso a seconda se all’interno della “rota” si trovano ballerini dello stesso sesso a simboleggiare un vero e proprio duello per il predominio dello spazio delimitato dalla “rota” o ballerini di sesso diverso dove si mima il rituale del corteggiamento in cui la donna in maniera contenuta e pudica mostra civetteria che ricorda gli atteggiamenti della danza greca classica. Non si può non ricordare a tal proposito che sono conservate delle riproduzioni di danzatori in opere greche come la Menade danzatrice del IV° secolo A.C. al Museo Nazionale di Reggio Calabria. La tarantella suonata e cantata da molti cantori calabresi è ballata da tutti, accompagnata da strumenti tipici della tradizione: la zampogna, sostituita in seguito dall’organetto e il tamburello con delle varianti da paese a paese. Il ritmo incalzante è scandito da tali strumenti e la tradizione vuole anche da fischi e battiti di mani. Dalle sue origini greche ad oggi la tarantella subisce nel tempo delle trasformazioni e nonostante ci sia una certa omogeneità, ballata e suonata in tutta la Calabria, vi sono comunque delle caratterizzazioni geografiche. Oggi assistiamo alla riscoperta di queste antiche memorie del passato da parte di giovani e di gruppi che rendono omaggio a questa longeva tarantella e che si avvicinano a questo tipo di sonorità attraverso la tecnologia e il web..Danza e musica della nostra bella Regione sono conosciute in tutto il mondo, la tarantella è la consapevolezza di possedere questo ricco patrimonio artistico e culturale.

“S’adda dannari l’anima mia si nun è vero
Ca iu t’amu,
e lo jiornu can un t’amassi occhiù, vulerà
dici ca la terra s’è rivutata..”

(traduzione in dialetto calabrese da Otello di W.ShaKespeare)


Canzoni, balli e strumenti musicali rappresentano le radici e il fascino per ciascuno di noi. Riguardo alle origini l’organetto ha sostituito la zampogna che diventa icona della nostra tarantella. Nelle famiglie contadine lo si custodiva gelosamente pronto per essere suonato nelle occasioni particolari. Nel tempo si danza anche con la fisarmonica, padre e figlia sono entrambi strumenti a mantice ma con una funzionalità esecutiva diversa.

  


Fisarmonica e Organetto (Fisarmonica Diatonica)

…il mantice è il cuore della fisarmonica che viene azionato dall’esecutore per immettere l’aria necessaria a far vibrare le ance…
L’organetto e la fisarmonica appartengono alla famiglia degli aerofoni, strumenti nei quali il flusso d’aria è generato da un mantice che attiva delle ance in metallo. L’organetto usa la scala diatonica mentre la fisarmonica moderna utilizza la scala cromatica. L’organetto è uno strumento bitonico: ogni tasto premuto emette due suoni a seconda della direzione del mantice, mentre la fisarmonica è unitonica. L’arrivo dell’organetto è stato preliminare alla successiva diffusione della fisarmonica e può essere definito il padre della fisarmonica moderna essendole precedente. L’evoluzione organologica della fisarmonica diatonica ha seguito negli anni un vero e proprio percorso di trasformazione adattando lo strumento a nuovi repertori musicali e nuovi stili esecutivi. Note extra diatoniche si aggiungono alle scale diatoniche e lo sviluppo successivo ha portato lo strumento verso un impianto cromatico. Occorre precisare che esistono diversi tipi di fisarmonica con differenze tecniche e timbriche notevoli e per lunghi anni è stata strumento folcloristico legato alla tradizione e alla danza popolare ma le evoluzioni tecniche e costruttive hanno sempre più perfezionato il suo timbro e la sua intonazione favorendo lo strumento anche in ambiti musicali più colti. Al pari di altri strumenti è istituzionalizzata una formazione classica nel triennio di fisarmonica nei Conservatori e nelle Accademie di Musica accreditate al Miur. L’emancipazione della fisarmonica avviene in ambienti accademici e sperimentali e se ancora oggi la sua immagine che sembra prevalere è quella che la vede calata in contesti popular molto autori contemporanei conoscendone le potenzialità si accostano ad essa con sonorità moderne verso una sempre maggiore versatilità. Non si può fare a meno facendo un salto nella storia della fisarmonica di un dovuto tributo a Paolo Soprani a lui si riconosce il merito nel 1864 di aver prodotta a Castelfidardo in provincia di Ancona per la prima volta la fisarmonica quando arriva in Italia determinandone l’attuale splendore, da quel momento Castelfidardo diviene la patria della fisarmonica da tutti umanamente riconosciuta, e incontra anche me come amante della patria sempre nel mio cuore che dopo l’appartenenza alla cultura del mio paese (Belvedere -CS) Castelfidardo diventa la mia seconda casa, mi vede vincitore, concertista e membro di giuria a rappresentare l’Italia più di una volta. Nel corso del tempo un successo sempre crescente per la fisarmonica, grandi compositori e maestri le riservano parti importanti nelle loro opere e scrivono per lei intere composizioni. Gli anni moderni con l’avvento dell’elettronica, del MIDI e della musica sintetizzata consentono allo strumento di fare un nuovo e ulteriore salto di qualità, pur mantenendo la tradizionalità la fisarmonica elettronica consente di raggiungere straordinari orizzonti e varie espressività fino a quel momento impensate.

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